Cardiologia Highlights
Aggiornamento in Medicina
Una polipillola che include farmaci chiave associati a esiti migliori ( Aspirina, inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina [ ACE inibitore ] e statina ) è stata proposta come un approccio semplice alla prevenzione secondaria della morte cardiovascolare e delle complicanze dopo l'infarto del miocardio.
In uno studio clinico di fase 3, randomizzato e controllato, sono stati assegnati i pazienti con infarto miocardico nei 6 mesi precedenti a una strategia basata su polipillola o cure usuali.
Il trattamento con la polipillola consisteva in Aspirina 100 mg, Ramipril 2.5, 5 o 10 mg e Atorvastatina 20 o 40 mg.
L'esito composito primario era morte cardiovascolare, infarto miocardico di tipo 1 non-fatale, ictus ischemico non-fatale o rivascolarizzazione urgente.
L'endpoint secondario chiave era un composito di morte cardiovascolare, infarto del miocardio di tipo 1 non-fatale o ictus ischemico non-fatale.
In totale 2.499 pazienti sono stati randomizzati e seguiti per una mediana di 36 mesi. Un evento di esito primario si è verificato in 118 su 1.237 pazienti ( 9.5% ) nel gruppo polipillola e in 156 su 1.229 ( 12.7% ) nel gruppo in terapia abituale ( hazard ratio, HR=0.76; P=0.02 ).
Un evento chiave di esito secondario si è verificato in 101 pazienti ( 8.2% ) nel gruppo polipillola e in 144 ( 11.7% ) nel gruppo in terapia abituale ( HR=0.70; P=0.005 ).
I risultati sono stati coerenti tra i sottogruppi prespecificati.
L'aderenza al farmaco, come riportato dai pazienti, è stata maggiore nel gruppo con polipillola rispetto al gruppo con terapia abituale.
Gli eventi avversi sono stati simili tra i gruppi.
Il trattamento con una polipillola contenente Aspirina, Ramipril e Atorvastatina entro 6 mesi dall'infarto del miocardio ha comportato un rischio significativamente inferiore di eventi avversi cardiovascolari maggiori rispetto alle cure abituali. ( Xagena2022 )
Castellano JM et al, N Engl J Med 2022; 387: 967-977
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