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Sicurezza cardiovascolare degli agonisti del recettore GLP-1, farmaci per il diabete mellito: Exenatide a rilascio prolungato, Liraglutide, Lixisenatide e Semaglutide


E' stata condotta una revisione di 4 studi randomizzati controllati che hanno riportato i risultati di efficacia e sicurezza associati agli agonisti GLP-1.

Lixisenatide ( Lyxumia ), Liraglutide ( Victoza ), Semaglutide ( Ozempic ) ed Exenatide a rilascio prolungato ( Bydureon ) rappresentano farmaci agonisti del recettore peptide-1 glucagone-simile ( GLP-1 ) che possono ridurre gli eventi avversi cardiovascolari maggiori ( MACE ), la mortalità cardiovascolare e la mortalità per qualsiasi causa in modo efficace nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, in base ai risultati di una meta-analisi.

Per questa revisione sistematica e meta-analisi, i ricercatori hanno raccolto dati da 4 studi randomizzati e controllati che hanno riportato l'efficacia e la sicurezza associati agli agonisti del recettore di GLP-1, rispetto al placebo, nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2.

Ogni studio ha valutato un diverso agonista del recettore di GLP-1: ELIXA ( Lixisenatide ), LEADER ( Liraglutide ), SUSTAIN 6 ( Semaglutide ) ed EXSCEL ( Exenatide a rilascio prolungato ).

Gli studi hanno incluso pazienti con esito primario MACE ( mortalità cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale e ictus non-fatale ).

A seguito di una analisi dei dati disponibili, il trattamento con agonisti del recettore GLP-1 è risultato associato a una riduzione del rischio relativo del 10% nell'outcome primario MACE ( hazard ratio [ HR ], 0.90, 95% CI, 0.82-0.99; P = 0.033 ) e una riduzione del rischio relativo del 13% sulla mortalità cardiovascolare ( HR, 0.87; 0.79-0.96; P = 0.007 ) e una riduzione del rischio relativo del 12% sulla mortalità per qualsiasi causa ( HR, 0.88; 0.81-0.95; P = 0.002 ).

Non ci sono state differenze significative tra gli agonisti del recettore di GLP-1 e il placebo riguardo a infarto miocardico fatale e non-fatale, ricovero ospedaliero per angina instabile, ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca o ictus fatale e non-fatale.

Inoltre, non vi è stata differenza tra la terapia con agonisti del recettore di GLP-1 o il placebo per quanto riguardava l'incidenza di pancreatite, carcinoma del pancreas, carcinoma midollare della tiroide o ipoglicemia.

In questa analisi sono stati utilizzati dati aggregati che hanno limitato la capacità di comprendere l'effetto della terapia con agonisti del recettore di GLP-1 sui diversi sottogruppi di pazienti.
Inoltre, diversi studi inclusi in questa analisi avevano un periodo di follow-up di soli 2 o 4 anni, limitando la capacità di determinare l'uso a lungo termine degli agonisti del recettore di GLP-1 nel trattamento del diabete mellito. ( Xagena2017 )

Fonte: Lancet Diabetes & Endocrinology, 2017

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