Cardiologia Highlights
Aggiornamento in Medicina
L’accuratezza dell’angiografia coronarica eseguita mediante tomografia computerizzata ( angio-TC ) con apparecchiatura multidetettore ( 64 detettori ) non è stata ben definita.
Uno studio multicentrico ha esaminato l’accuratezza dell’angiografia TC 64-row, 0.5 mm, rispetto all’angiografia coronarica convenzionale nei pazienti in cui era stata sospettata la malattia coronarica.
Un totale di 291 pazienti con calcium score di 600 o valore inferiore, segmenti di diametro di 1.5 mm o superiore, è stato analizzato per mezzo di angio-TC e dell’angiografia convenzionale.
Le stenosi del 50% o superiore sono state considerate come segno di malattia ostruttiva.
Il 56% dei pazienti presentava coronaropatia ostruttiva.
L’accuratezza diagnostica dell’angiografia tomografica computerizzata quantitativa per individuare o escludere stenosi del 50% o più, come indicato dall’area sotto la curca ( AUC ), è risultata pari a 0.93%, con una sensibilità dell’85%, una specificità del 90%, un valore predittivo positivo del 91%, ed un valore predittivo negativo dell’83%.
L’angiografia TC è risultata simile all’angiografia convenzionale riguardo alla sua capacità di identificare i pazienti successivamente sottoposti a rivascolarizzazione: l’AUC è stato pari a 0.84 per l’angiografia tomografica computerizzata multidetettore e 0.82 per l’angiografia convenzionale.
La gravità della malattia, accertata mediante angiografia TC e angiografia convenzionale, era ben correlata ( r=0.81 ).
Due pazienti hanno presentato significative reazioni al mezzo di contrasto dopo angio-TC.
In conclusione, l’angiografia tomografica computerizzata multidetettore è in grado di identificare in modo accurato la presenza e la gravità di malattia coronarica ostruttiva e di successiva rivascolarizzazione nei pazienti sintomatici.
I valori predittivi negativi e positivi hanno tuttavia mostrato che l’angiografia TC multidetettore non può sostituire, al presente, l’angiografia coronarica convenzionale. ( Xagena2008 )
Miller JM et al, N Engl J Med 2008; 359: 2324-2336
Cardio2008 Diagno2008