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Aggiornamento in Medicina
I pazienti con arteriopatia periferica assegnati alle terapia con statine possono avere un più basso rischio di amputazione rispetto ai pazienti non-assegnati a questi farmaci.
Utilizzando il database VA ( Veterans Affairs ), sono stati identificati 208.275 veterani ( 98% uomini, età media: 67 anni ) con malattia arteriosa periferica.
Questi pazienti sono stati seguiti per 5.2 anni, e sono stati suddivisi in tre gruppi: quelli che avevano ricevuto le statine ad alto dosaggio, le statine a dosaggio basso-moderato, e quelli non-trattati con le statine.
Gli endpoint primari erano il rischio di amputazione incidente e la mortalità a 1, 3 e 5 anni.
Nel complesso, 17.643 amputazioni e 99.951 decessi sono stati riportati durante il periodo di studio.
I pazienti trattati con statine ad alto dosaggio avevano un rischio di amputazione inferiore del 33% ( adjusted hazard ratio, aHR=0.67; IC 95%, 0.63-0.72 ) rispetto ai pazienti che non avevano ricevuto terapia con statine ( aHR=0.71; IC 95%, 0.68-0.73 ).
I pazienti assegnati a una statina a dosaggio basso o moderato avevano un rischio inferiore del 22% per l'amputazione rispetto al gruppo non-statinico.
Questo è uno degli studi di maggiori dimensioni effettuato su una popolazione con arteriopatia periferica, e ha indicato che i pazienti che hanno avuto diagnosi di malattia arteriosa periferica dovrebbero assumere statine ad alto dosaggio, se tollerato, oltre alla cessazione del fumo, all’assunzione di terapia antipiastrinica e all’attività fisica ( camminare ). ( Xagena2016 )
Fonte: Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology / Peripheral Vascular Disease Meeting, 2016
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