Cardiologia Highlights
Aggiornamento in Medicina
La stenosi coronarica di alto grado può essere un importante fattore predittivo per l’infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST ( STEMI ).
Questo studio ha esaminato la relazione esistente tra grado di restringimento nelle arterie coronariche e i successivi eventi osservati nei precedenti studi.
Hanno preso parte allo studio 84 pazienti con infarto non-STEMI ( NSTEMI ) e 41 pazienti con infarto STEMI in vasi senza precedenti interventi.
Tutti i pazienti erano stati sottoposti, in precedenza, ad almeno un angiogramma coronarico.
Sono stati nuovamente analizzati gli angiogrammi al basale con angiografia coronarica quantitativa.
Sono state esaminate le cartelle cliniche.
E’ stato analizzato un sottogruppo di pazienti con un intervallo superiore ai 3 mesi tra l'angiogramma iniziale e l’insorgenza di infarto miocardico; il 71% dei pazienti con infarto STEMI e il 63% dei pazienti con infarto NSTEMI presentavano una stenosi al basale inferiore al 50% nell’area infartuale.
Il grado di stenosi nella coorte complessiva era in media pari al 44%.
Le lesioni che hanno portato a infarto STEMI almeno 3 mesi dopo la valutazione erano significativamente più gravi di quelle che hanno portato a infarto STEMI oltre il periodo iniziale di 3 mesi ( 59 vs 36%, p=0.02 ), con il 57% delle lesioni con oltre il 50% di stenosi.
Il numero di lesioni che è progredito a infarto STEMI era superiore quando identificate entro 3 mesi dall’infarto miocardico ( n=7 ) rispetto a quando la lesione è stata identificata oltre i 3 mesi dall’evento infartuale ( n=34 ).
In conclusione, la stenosi coronarica di alto grado può essere un importante predittore di infarto STEMI nei mesi successivi. ( Xagena2012 )
Fonte: American Journal of Cardiology, 2012
Cardio2012