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Aggiornamento in Medicina
Alcuni sopravvissuti al linfoma di Hodgkin inclusi nel registro del Mass General Brigham YOUNG-MI hanno presentato un infarto miocardico prima dei 50 anni.
Inoltre, i pazienti con linfoma di Hodgkin avevano una mortalità per qualsiasi causa e una mortalità cardiovascolare significativamente più alta rispetto a una coorte abbinata senza una storia di malignità non-cutanea.
È noto che i sopravvissuti al linfoma di Hodgkin possono sviluppare una malattia coronarica prematura a causa della cardiotossicità dovuta al trattamento antitumorale.
Tuttavia, si sa meno sugli esiti dopo infarto miocardico nei giovani sopravvissuti al linfoma di Hodgkin.
Lo studio di coorte retrospettivo ha incluso 2.097 pazienti che avevano avuto un primo infarto miocardico di tipo 1 all'età di 50 anni o prima tra il 2000 e il 2016.
Sono stati valutati gli esiti a lungo termine dei sopravvissuti con esiti primari di mortalità per tutte le cause e di mortalità cardiovascolare.
E' stata generata una coorte abbinata senza una storia di tumori maligni non-cutanei, anch'essa inclusa nel Registro.
I risultati hanno mostrato che l'1.3% della coorte complessiva aveva una storia di linfoma di Hodgkin prima dell'insorgenza dell'infarto miocardico.
Tutti e 27 questi individui erano stati sottoposti a radiazioni a localizzazione mediastinica e più della metà ( 59.3% ) aveva ricevuto anche la chemioterapia.
Tra i 26 individui per i quali era noto l'anno di completamento del trattamento, 5 erano stati sottoposti a radioterapia negli anni '70, 13 negli anni '80, 6 negli anni '90 e 2 negli anni 2000.
Durante il follow-up mediano di 10.9 anni, è emerso che i pazienti con linfoma di Hodgkin presentavano una più alta mortalità per qualsiasi causa significativamente ( hazard ratio, HR = 6.33; IC 95%, 2.48-16.15 ) e mortalità cardiovascolare ( HR = 7.71; IC 95%, 2.57-23.15 ), rispetto alla coorte abbinata, dopo aggiustamento per l'obesità.
I risultati dello studio hanno sottolineato l'importanza dello screening per la malattia coronarica tra i sopravvissuti al linfoma di Hodgkin per identificare le opportunità per la prevenzione primaria della malattia coronarica.
I dati rafforzano anche la necessità di misure aggressive di prevenzione secondaria dopo l'infarto del miocardio tra i sopravvissuti al linfoma di Hodgkin per ridurre la mortalità a lungo termine. ( Xagena2021 )
Fonte: JACC: CardioOncology, 2021
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