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Disfunzione diastolica da moderata a grave correlata ad aumento della mortalità


La disfunzione diastolica moderata-grave rappresenta un predittore indipendente di mortalità nei pazienti con funzione sistolica normale.

Ricercatori della Cleveland Clinic negli Stati Uniti hanno scoperto che i tassi di sopravvivenza sono più bassi nei pazienti con insufficienza cardiaca, disfunzione diastolica moderata o grave e normale funzione sistolica, rispetto a quelli con disfunzione diastolica lieve.

Una disfunzione diastolica grave è nota per essere associata a un aumento della mortalità in presenza di compromissione della funzione sistolica, ma si hanno meno informazioni circa i suoi effetti nei pazienti con funzione sistolica preservata.

Per approfondire questa conoscenza sono state studiate le cartelle cliniche e gli esami ecocardiografici di 36.261 pazienti consecutivi ( 54.4% di sesso femminile ) con un'età media di 58.3 anni.

Tutti i pazienti avevano funzione sistolica normale ( definita come frazione di eiezione pari al 55% o maggiore ).
Per ogni paziente la funzione diastolica è stata classificata come normale o anormale; è stata poi classificata la disfunzione diastolica come lieve ( pattern di rilasciamento compromesso ), moderata ( pattern pseudonormale ) o grave ( pattern di riempimento restrittivo ).

I risultati hanno mostrato che la disfunzione diastolica era presente nel 65.2% dei pazienti, con maggiore prevalenza di disfunzione diastolica lieve ( 60.0% ).

In tutto, si sono verificati 5.789 decessi durante un periodo di follow-up di 6.2 anni.

Il tasso di sopravvivenza non-aggiustato era più basso nei pazienti con disfunzione diastolica rispetto ai pazienti con normale funzione diastolica, con un rischio di mortalità crescente con la progressione dei gradi di disfunzione diastolica ( p inferiore a 0.001 ).

Dopo matching di propensione corretto per caratteristiche cliniche tra cui sesso maschile, età e ipertensione, rispetto ai pazienti con normale funzione diastolica, i pazienti con disfunzione diastolica moderata avevano il 58% in più di probabilità di morire, mentre i pazienti con disfunzione diastolica grave avevano una probabilità maggiore dell’84% di morire ( p inferiore a 0.001 ).
Tuttavia, una disfunzione diastolica lieve non è risultata essere un predittore indipendente di mortalità. ( Xagena2011 )

Fonte: Archives of Internal Medicine, 2011


Cardio2011



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