Cardiologia Highlights
Aggiornamento in Medicina
I farmaci antinfiammatori sono comunemente impiegati durante gli interventi di cardiochirurgia per minimizzare il sanguinamento e per ridurre l’esposizione ai prodotti ematici.
Lo studio BART ha valutato se l’Aprotinina ( Trasylol ) fosse superiore all’Acido Tranexamico ( Tranex ) o all’Acido Aminocaproico ( Caprolisin ) nel ridurre il sanguinamento massivo postoperatorio ed altre conseguenze clinicamente importanti.
Un totale di 2331 pazienti richiedenti intervento cardiochirurgico sono stati assegnati in modo casuale a 3 gruppi : 781 sono stati trattati con Aprotinina, 770 con Acido Tranexamico, e 780 hanno ricevuto Acido Aminocaproico.
L’endpoint primario era rappresentato dal sanguinamento massivo postoperatorio, mentre gli endpoint secondari comprendevano la morte per qualsiasi causa a 30 giorni.
Lo studio è stato interrotto prima del tempo per una più alta incidenza di mortalità nei pazienti riceventi Aprotinina.
Un totale di 74 pazienti ( 9.5% ) nel gruppo Aprotinina ha presentato emorragia massiva, contro i 93 ( 12,1% ) nel gruppo Acido Tranexamico e 94 ( 12.1% ) nel gruppo Acido Aminocaproico ( rischio relativo nel gruppo Aprotinina per entrambi i confronti : 0.79 ).
A 30 giorni, la percentuale di mortalità per qualsiasi causa è stata del 6% nel gruppo Aprotinina, contro il 3.9% nel gruppo Acido Tranexamico ( rischio relativo : 1.55 ) e 4% nel gruppo Acido Aminocaproico ( rischio relativo: 1.52 ).
Il rischio di mortalità nel gruppo Aprotinina, rispetto a quello in entrambi i gruppi trattati con analoghi della lisina, è risultato pari a 1.52.
In conclusione, nonostante la modesta riduzione del rischio di sanguinamento massivo, il trend di mortalità, sensibilmente negativo, associato all’Aprotinina, rispetto agli analoghi della lisina, preclude l’impiego di questo farmaco nella chirurgia cardiaca ad alto rischio. ( Xagena2008 )
Fergusson DA et al; N Engl J Med 2008; Online First
Cardio2008 Farma2008