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Aggiornamento in Medicina
L’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari totali e di infarto miocardico non-fatale se impiegata nella prevenzione primaria.
Queste le conclusioni di una meta-analisi di 9 studi randomizzati, condotta presso l’University of Alabama a Birmingham negli Stati Uniti.
Il campione combinato di 90.000 partecipanti è stato diviso equamente tra soggetti che prendevano Aspirina e soggetti che non-assumevano Aspirina o prendevano un placebo.
È stata osservata una riduzione significativa del 19% del rischio di infarto miocardico non-fatale ( p=0.042 ), che ha portato a una riduzione del 14% del rischio di eventi cardiovascolari totali ( p=0.001 ) tra i pazienti trattati con Aspirina.
Inoltre in questo gruppo c'è stata una diminuzione non-significativa del rischio di ictus, mortalità cardiovascolare e mortalità per tutte le cause.
In questa meta-analisi, non è stato esaminato il rapporto netto tra rischi e benefici, ma, contrariamente a studi precedenti, non si è registrato un aumento complessivo del rischio di emorragia gastrointestinale, con tassi che variavano da 0.3% a 4.5%.
I risultati hanno fornito una prova convincente del vantaggio dell’Aspirina rispetto al placebo o rispetto a nessun trattamento con Aspirina nel diminuire il rischio di eventi cardiovascolari in una serie di pazienti.
I benefici della prevenzione primaria devono comunque essere considerati in relazione ai rischi potenziali, paziente per paziente. ( Xagena2011 )
Fonte: American Journal of Cardiology, 2011
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