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Studio VALUE: il Valsartan ha ridotto la incidenza di diabete mellito nei pazienti ipertesi ad alto rischio cardiovascolare


Nel corso del Meeting dell’European Society of Hypertension sono stati presentati i risultati dello studio VALUE ( Valsartan Antihypertensive Long-term Use Evaluation Trial ), uno studio prospettico condotto in 934 Centri clinici in 31 Paesi.

Lo studio VALUE ha confrontato un regime a base di Valsartan ( Diovan ) con un regime a base di Amlodipina ( Norvasc ) in 12.245 pazienti con ipertensione , a rischio di complicanze cardiovascolari per l’esistenza di malattie coesistenti o fattori di rischio, come diabete, storia di ictus, coronaropatia.

I pazienti arruolati nello studio VALUE avevano in media 67,2 anni.
La maggior parte di questi ( 92,3% ) era già stata trattata con altri farmaci antipertensivi prima di essere arruolata nello studio.

I pazienti sono stati assegnati in modo random a Valsartan ( 80 mg/die ) oppure ad Amlodipina ( 5 mg/die ).

L’obiettivo pressorio era 140/90 mmHg.

In entrambi i gruppi era possibile, se necessario, aumentare il dosaggio dei farmaci fino a 160 mg/die per il Valsartan e a 10 mg/die per l’Amlodipina.
In caso di necessità poteva essere aggiunto il diuretico Idroclorotiazide dapprima al dosaggio di 12,5 mg e poi 25 mg.
Nei casi non-responder i medici erano liberi di impiegare altri tipi di farmaci antipertensivi con l’eccezione di calcioantagonisti, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, o Ace inibitori.
Ai pazienti con insufficienza cardiaca o con alcuni malattie renali era permesso assumere Ace inibitori nel corso dello studio.

Tra i due regimi terapeutici non è stata osservata alcuna differenza riguardo all’end point primario di morbidità e mortalità cardiaca ( 10,6% nel gruppo Valsartan versus 10,4% nel gruppo Amlodipina ).

I pazienti trattati con Valsartan presentavano una riduzione di diabete di nuova insorgenza del 23% rispetto ai pazienti trattati con Amlodipina ( 13,1% versus 16,4%, rispettivamente; p < 0,001 ).

La percentuale di ospeda lizzazione per insufficienza cardiaca congestizia è stato del 4,6% nel regime a base di Valsartan contro il 5,3% del regime con Amlodipina.

La percentuale di ictus è stata 4,2% contro 3,7%, rispettivamente.

L’incidenza di infarto miocardico è stata del 4,8% nel gruppo Valsartan e 4,1% nel gruppo Amlodipina.

Entrambi i trattamenti sono risultati ben tollerati.
Un numero maggiore di pazienti ha sospeso l’assunzione di regimi a base di Amlodipina a causa del presentarsi di effetti indesiderati ( 14,5% versus 13,4% ).

Lo studio ha anche evidenziato che il 40% dei pazienti nella popolazione ad alto rischio non ha raggiunto l’obiettivo, predefinito, di pressione sanguigna. ( Xagena2004 )


Fonte: 14th Meeting/ European Society Of Hypertension ( ESH )


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